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" Vadinho si svegliò tardi, alle undici passate; era arrivato a casa all'alba, abbrutito dalla cachaça. Facendosi la barba si rese conto dell'insolito silenzio, dell'assenza delle alunne del turno mattutino. Perchè non c'era stata lezione quel giorno? Una delle ragazze, una mulattina dorata, svelta e fragile gli metteva addosso un paio d'occhi sottomessi, gli parlava con voce allettante. Vadinho aveva già deciso di portarla fuori, appena avesse avuto tempo e voglia, per farle conoscere la bellezza delle spiagge deserte, il gusto del salmastro. Quella sonnolenta Jeda, delicato giunco flessuoso, col suo modo di fare sottomesso e cattivante, stava in fila aspettando il suo turno. Al momento Vadinho era occupato a soddisfare le esigenze sessuo-sentimentali di Zilda Catunda, la più pepata delle tre vivaci sorelle Catunda; ma sentiva avvicinarsi la fne della relazione, perchè quella civetta si era messa a fare l'esigente, voleva dargli ordini, controllare ogni suo passo; aveva la mania di fare la gelosa, e perfino di dona Flor, quella sfacciata.
Se non era un giorno di festività religiosa o comunque festivo, perché non c'era lezione? Uscendo dal bagno si trovò immerso in un'atmosfera da grande occasione: dona Norma che aiutava in cucina, zia Lita che spolverava i mobili, Thales Porto installato in una sdraia col giornale e un bicchierino. C'era nell'aria un odore di pranzo commemorativo; ma perché questa commemorazione senza motivo apparente?
Pranzo abbondante, la casa piena di amici, festino domenicale; ecco uno dei piaceri di Vadinho. Fossero state meno vacillanti le sue finanze, con ben maggior frequenza avrebbe ripetuto rabadas e sarapatéis, maniçobas e vatapà. Non appena gli capitava un momento di fortuna, immediatamente programmava una feijoada, una carne secca col puré, uno stufato con gallinelle d'Angola, per non parlare del classico caruru dei santi Cosma e Damiano a settembre, né della canjica e il jenipapo di San Giovanni. Ma quel pranzo fluttuante nell'aria, senza preavviso e senza inviti, che diavolo di festa era? Dona Norma gli rispose ruvidamente:
"Hai anche il coraggio di chiederlo? Non ti ricordi che oggi è il compleanno di tua moglie?"
"Di Flor? Che giorno è oggi? Il diciannove dicembre?"
Indignata la vicina lo sgrida:
"Sei veramente uno spudorato... Coraggio, dillo, cosa le hai comperato? Che regalo fai a quest'angelo?... "
Jorge Amado, Dona Flor e i suoi due mariti
Altre ricette brasiliane
Qui, il piatto preferito di Vadinho
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Ma cos'è un sogno femminile quello di avere due uomini ? Pensavo che questo "sogno" un po' "trasgressivo" forse prerogativa solo degli uomini, confermando la nostra inferiorità affettiva ... -:)))
RispondiEliminaGrande libro, ma bello anche il film.
RispondiEliminaCiao Giacy.nta, buona serata!
Lara
Un bacione! :-)
RispondiEliminaSplendido libro, letto in edizione TEA una decina di anni fa. Poi vennero “Gabriella garofano e cannella” e “Teresa Batista stanca di guerra”. Un’estate luminosa in cui, grazie a Jorge Amado, ho viaggiato tra i profumi di Bahia e il Brasile senza muovermi da casa di mamma e babbo.
RispondiEliminaMi hai fatto venir una gran nostalgia e anche una gran voglia di rileggere quei romanzi. Farò un’incursione a casa dei miei per recuperare quei volumi.
E poi, Giacinta cara, ma che splendida colonna sonora!
Grazie di cuore.
Film epocale tratto da un grande, che purtroppo devo ancora leggere ...grande anche Sonia Braga.
RispondiEliminaguarda com'era giovane Sonia Braga, e quell'impunito irriverente irresistibile Vadinho ahh!
RispondiEliminaSono una voce fuori del coro, ma i miei ricordi dei libri di Amado non sono propriamente idilliaci, anzi. Dev'esserci qualcosa in me che non apprezza lo stile, le atmosfere, i profumi delle sue storie (e di molta letteratura sudamericana, ad essere sincera).
RispondiEliminaMa passare di qui è sempre un piacere, Giacinta carissima: non sarà certo Amado a guastarmelo :-)
(per esempio il brano che hai scelto come commento musicale lo trovo un gioiello!)
@Duck:se non metteva la colonna sonora del film avrebbe perso un'occasione splendida visto quanto è bella :)
RispondiElimina@Guglielmo: non è il mio sogno, ma capisco che chi ha accanto non l'uomo dei suoi desideri ma quello dei suoi incubi, possa volerne un altro a " supporto". Vadinho è comunque un fantasma, la virtù di dona Flor è salva!
RispondiElimina@Lara: mi è capitato tanti, tanti anni fa di vedere il film. E'così che ho iniziato a conoscere e poi a leggere Amado.
@Cristina: grazie, cara! Ricambio.
@Barbara: la mia edizione è quella della Garzanti ( gli elefanti ). Anch'io, come te, associo Amado all'estate, in particolare a quei pomeriggi torridi e ... ( mi fermo qui ).
La colonna sonora è quella del film. La ricordavo perfettamente. Ci sono mille versioni, ho preferito quella strumentale per non disturbare la lettura...
@Ally: Amado ti piacerà. Io ho iniziato proprio da dona Flor. Effettivamente Sonia ha una sottile e raffinata sensualità che non può lasciare indifferente un uomo in cerca di dolcezza.
@Amanda: che scavezzacollo Vadinho, la classica simpatica ed irresistibile canaglia.
@Duck: Ci sono degli scritti di Amado che mi hanno lasciato freddina ( p.e. " Il paese del carnevale " ) . E' un paradosso, visto che la letteratura latino-americana di certo non dovrebbe provocare reazioni del genere. Dona Flor mi piacque tantissimo, così come gli altri romanzi più noti. Marquez è forse l'autore che nell'età giovanile ho amato di più. Della letteratura latino americana mi piace l'eversione all'ordine, la fantasia anche quando si tinge di colori forti. C'è molta energia, molta natura "primigenia".
Grazie a tutti!
Devo ancora leggere Amado - vergogna! - ma credo che, dopo questi post, commenti e risposte, non frapporrò ulteriori indugi a farlo presto!
RispondiEliminaDi Jorge Amado ho letto "Gabriella, garofano e cannella" e "Cacao". Era un periodo in cui mi interessava tutto quello che aveva a che fare con la produzione del cacao e, seppure sotto ottiche diverse, due libri che consiglierei a chi vuole conoscere un lato del Brasile importante.
RispondiEliminaConsiglierei anche il CD di Fiorella Mannoia con gli autori brasiliani. Boa noite!
CHE LIBRO MERAVIGLIOSO
RispondiElimina@Adriano: non darti addosso, non lo meriti proprio!
RispondiElimina@Nela: non ho ancora letto Cacao: pregusto.
Grazie per i suggerimenti.
@Antonio: sono d'accordo.
Grazie e un bacio a tutti
Oggi trovo piatti letterari dappertutto: Afrodita, le ricette di Pepe Carvalho e ora l'ineffabile Donha Flor...
RispondiElimina@Aitan: prova quelle di Flor... :-) Un caro saluto.
RispondiElimina@Carmen: Grazie per essere passata di qui!
Un bacio e buona vacanza a te!