sabato 13 novembre 2010

Vivere scrivendo - Nicola Pezzoli , "Tutta colpa di Tondelli" -

 




Nicola Pezzoli, di professione scrittore (* ), in Tutta colpa di Tondelli racconta come si possa  scivolare dalle ariose latitudini della buona letteratura ( letta e prodotta ) in quelle soffocanti dell'editoria e della sua immediata periferia.




Metà dicembre 1994. Fuori nevicava e io dentro, lasciato uno sgobbo da impiegato in nero per un posto in banca poi "fortunatamente" sfumato, mi godevo la mia libertà di disoccupato volontario da ormai nove mesi. la stessa condizione umana per cui molti altri si sarebbero suicidati, io sul mio diario, l'avevo con baldanza intitolata e sottotitolata: Freedom 94, Lord of my time. ( In seguito, avrei anche fallito di proposito un concorso per ausiliario comunale nel quale mi avevano incastrato certe mie zie che non si facevano i cazzi loro ).  Le sole cose che mi interessavano erano scrivere, leggere, giocare, ogni tanto masturbarmi. E adesso - complice la magia di colori caldi non intermittenti del nostro abete stortignaccolo, comperato da mamma al vivaio Spertini in quella settimana di meriggi corti tra San Nicola e Santa Lucia, e adornato con le frangibili sfere di quand'era poco più che bambina _ divampava la vita come fino ad allora l'avevo soltanto potuta sognare. 
(...) mi ero procurato un contratto con l'impenetrabile mondo dell'editoria - quella vera stavolta. (...) Così, chiuso nella mia camera- studio, felice di vivere questa che credevo essere la tipica esperienza di un vero scrittore ( scrivere avendo già un committente ), nel giro di poche settimane finii il lavoro. dopodichè mandai alla Marchi il floppy disc, con l'indirizzo di Gemonio e tutto quanto. ( A volte ero tentato di inventarmi pseudonimi e luoghi strani di residenza: uno che mi piaceva molto era Nick Forestiere, Vicolo Borromeo 14, Isola dei Pescatori, Verbania, Lago Maggiore - (...) )




Ignorando le voci che si erano alzate per distoglierlo dalla scrittura ( quella paterna : Trovati un lavoro, scrittore del cazzo! ) e dalla lettura ( quella di un compaesano che, dopo aver inchiodato la sua lambretta sotto il balcone dove Nicola leggeva un Dostoevskij,così lo apostrofa ( dal basso verso l'alto ) : Te ghè nagòtt de faa ? ),  Nicola, agli autoarresti domiciliari,  lavora come un manovale intorno allo scritto di cui, insperatamente, gli era stata prospettata la  pubblicazione.
L'occasione sfuma ma se ne presenta un'altra, quella che condannerà l'autore ad una condizione settennale di "sospensione" e ad entrare in una dimensione grottesca, popolata da personaggi del mondo letterario ed editoriale, un ambiente restituito nel libro con grande maestria ed ironia.
Nicola Pezzoli riesce a trasformare uno scritto di denuncia in un romanzo appassionante, tenero, rabbioso, in più momenti esilarante.  L'ho letto d'un fiato e sono grata al suo autore di non aver rinunciato ad essere uno scrttore.





* vedi qui

Per ascoltare l'intervista a Nicola Tondelli su Radio Radicale clicca qui





                                    Open Space di Nicola Pezzoli qui 



 Le parti in corsivo sono tratte da "Tutta colpa di Tondelli" di Nicola Pezzoli

12 commenti:

  1. Non so se essere più commosso per le belle parole della tua recensione o per Caribbean Blue che parte se ci si sofferma abbastanza a lungo su questo post, dopo il primo motivo: una canzone legata a filo doppio col mio romanzo e con la tristezza per la perdita della mamma, che purtroppo non ha potuto leggerlo.
    Che bel regalo, mi hai fatto! Grazie!

    RispondiElimina
  2. Si ho letto di Carribean blue, è un motivo che piace molto anche a me, così ho pensato di "nasconderla" tra le altre canzoni. Il tuo romanzo mi è piaciuto davvero molto. Spero di poter vedere pubblicati tutti gli altri. Incrocio le dita!

    RispondiElimina
  3. Una interessante segnalazione, ne approfitto per fare anche i complimenti all'autore. Buona domenica.

    RispondiElimina
  4. Generosissima giacynta! Ed il creativo Zio Scriba! Buona domenica a tutti!

    RispondiElimina
  5. -Ciao Tiziana, grazie!

    -Adriano, il libro di Zio Scriba è notevolissimo sia come "documento", atto di denuncia, sia per la qualità narrativa e stilistica. Ciao!

    RispondiElimina
  6. In un colpo solo ho conosciuto lo Zio Scriba, annotato un altro libro da acquistare, scoperto “il linkazzo del skritore”. Pure te, Giacinta mia, ma che gente frequenti?!
    Un bacio.

    RispondiElimina
  7. Complimenti a te e all'autore. Un altro libro bello da leggere, mi sembra!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  8. Servizio completo... prima la segnalazione telefonica, poi questi stralci... promette davvero bene, credo che sarà una delle prossime letture, grazie!

    RispondiElimina
  9. per certe colpe è bello pagare ...

    RispondiElimina
  10. BRAVO ZIO. E tua madre da lassù ti protegge.

    IVonne

    RispondiElimina
  11. vengo qui e imparo e conosco altre vite, altre menti, altri mondi...
    grazie!

    RispondiElimina
  12. Grazie di cuore a tutti! Baci.

    RispondiElimina